I dischi volanti non saranno più un’eventualità aliena. La NASA ha lanciato un prototipo di nave spaziale che potrebbe essere utilizzato in futuro atterraggi su Marte, ma non senza problemi. Il rivoluzionario velivolo è qualcosa di molto simile ad un disco volante visto nei film di fantascienza e dimostra che l’utilizzo di queste singolari tecnologie è possibile. Il video del test:
È stato chiamato Ldsd, acronimo che sta per Low-Density Supersonic Decelerator (Deceleratore supersonico a bassa densità), e il test è stato considerato un successo. Obiettivo: inviare materiali più pesanti. I progetti di esplorazione sempre più complessi imporranno l’invio su Marte di materiali via via più pesanti, ma la tecnologia utilizzata oggi è sostanzialmente la stessa delle sonde Viking degli anni Settanta. Serve dunque un nuovo sistema di atterraggio, che un giorno potrebbe essere usato anche per fare arrivare sulla superficie moduli abitativi e astronauti. Il volo sperimentale è stato effettuato alle Hawaii nella stratosfera e nella mesosfera, dove le condizioni non sono molto diverse dalle alte quote dell’atmosfera marziana. Il modulo è partito da una base militare alle Hawaii ed è stato portato fino a 36,6 chilometri di altezza con un pallone ad elio. A quel punto ha acceso i motori ed è salito a 55 chilometri di quota, da dove ha iniziato la discesa a quattro volte la velocità del suono. La caduta è stata immediatamente rallentata dal nuovo sistema. Un pallone rotondo che si è gonfiato intorno al modulo, riducendo la velocità da Mach 4 a Mach 2,5. Poi è stato attivato un enorme paracadute di 34 metri di diametro, che non si è aperto completamente ma che non ha comunque compromesso il buon esito del test. Prossimo test nel 2015 La Nasa ha investito nel progetto circa 150 milioni di dollari. I dati raccolti saranno analizzati nei prossimi mesi. L’agenzia spaziale prevede di effettuare altri due test, il primo dei quali si dovrebbe svolgere nell’estate 2015.
Una vera e propria rivoluzione se si considera che i precedenti tentativi (almeno ufficiali) di realizzare dischi volanti sono sempre stati poi archiviati a causa di problemi tecnici. A parte la leggenda dei V7, ovvero dei cosiddetti “Ufo Nazisti” che secondo alcune fonti (molte considerate prive di veridicità storica) la Germania avrebbe tentato di costruire, l’unica creazione ufficialmente paragonabile al LDSD è stata l’Avro Canada VZ-9-AV Avrocar, un progetto segreto sviluppato durante i primi anni della Guerra Fredda su richiesta della United States Air Force (USAF), l’aeronautica militare degli Stati Uniti d’America, dall’azienda canadese Avro Aircraft Ltd.
La spinta dei motori jet alimentava un rotore centrale che convogliava l’aria in una serie di vani e di condotti sotto il velivolo permettendogli di decollare e fornendogli il controllo direzionale. I primi tre test di volo vennero fatti il 12 novembre 1959; ad essi si aggiunsero ulteriori test nel gennaio del 1960 e tra il luglio 1960 ed il giugno 1961 per un totale di 75 ore di volo. Poi, i problemi di instabilità che caratterizzavano l’Avrocar in volo costrinsero la chiusura del progetto. Un video con immagini dell’epoca: