Nigel Farage si è dimesso dall’UKIP, (il partito che ha promosso l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea) per timore di essere ucciso. Il politico inglese aveva annunciato la scorsa settimana di essersi dimesso dopo aver raggiunto la sua ambizione, quella della Brexit. “Non sono un politico di professione, ho raggiunto il mio obiettivo e adesso voglio riprendermi la mia vita” – aveva dichiarato Farage qualche settimana fa, aggiungendo che comune non si sarebbe dimesso da europarlamentare sino al compimento dell’iter legislativo per l’uscita definitiva del Regno Unito dall’UE e che avrebbe comunque vigilato su questo punto, rimanendo a fianco dei sostenitori del suo partito.
Ora la potenziale rivelazione diffusa da un giornale autorevole, il Mirror: dietro le dimissioni ci sarebbe un tentativo di evitare un eventuale tentato omicidio. Oltre ad un misterioso incidente aereo che vide coinvolgo Farage nel 2010, all’epoca ferito ma sostanzialmente illeso, tornano in mentre anche aspiranti aggressori catturati in almeno due occasioni, i quali cercarono di contrabbandare coltelli durante alcuni comizi sul Referendum sull’UE in presenza di Farage.
Giorni fa, il politico inglese, che in parlamento europeo condivide il suo gruppo con l’italiano Movimento 5 Stelle, aveva dichiarato che Grillo è un comico di orientamento “di sinistra”, mentre loro “di destra”, auspicando un interscambio di idee politiche al fine da proseguire un’agenda euroscettica (nonostante, a differenza dell’UKIP, il Movimento 5 Stelle abbia recentemente dichiarato di non essere interessato ad uscire dall’Unione Europea, ma piuttosto di tentare di “cambiarla in meglio”).
La polizia inglese ritiene che le minacce ricevute da Farage siano credibili e che sarebbero state ampliate anche alle sue due giovani figlie, di età compresa a tra gli 11 e i 16 anni.
Qui sotto una recente intervista a Farage dove chiarisce il suo punto di vista sul M5S:
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