Resti fossili di microbi marini scoperti su una lastra di roccia nella parte occidentale dell’Australia datata circa 3,4 miliardi di anni fa, sono considerati tra i resti fossilizzati più antichi mai ritrovati. Sembra che a quel tempo non ci fosse ossigeno respirabile.
La scoperta è stata fatta dal prof. Martin Brasier, dell’Università di Oxford, lavorando con un team guidato dal dottor David Wacey presso l’University of Western Australia, trovando i fossili nella regione di formazione di Strelley, uno dei più antichi affioramenti di rocce sedimentarie sulla Terra.
Ad alto ingrandimento delle immagini mostrano come i fossili in questione siano sferici, ovali e tubolari, proprio come i microbi moderni, ed erano di dimensioni simili, tra 0,01 millimetri e 0,02 millimetri di diametro. All’interno di alcuni fossili sono state trovate strutture che danno l’idea che questi fossero in grado di crescere e dividersi.
L’anno scorso, Emmanuelle Javaux, dell’Università di Liegi in Belgio, riferì di aver scoperto resti fossili di microbi vecchi di 3,2 miliardi di anni nei sedimenti in Sud Africa. Alcuni ricercatori sostengono che esistano fossili vecchi di 3,5 miliardi di anni, ma Wacey afferma che: “Alcuni sono mal conservati e potrebbero facilmente essere resti non biologici. Altri sono ritrovati in rocce che risultano di dubbia età, e altri mancano di un metabolismo sensibile”, conclude il ricercatore.