L’Italia e Crimea, vittime dell’imperialismo americano e dell’imperialismo russo

Putin ObamaL’ipocrisia non è soltanto un problema italiano, è un dramma internazionale. Nessuno, ripeto, nessuno parteggia per Putin. Putin, il tangentaro Scaroni (nuove inchieste riguardanti corruzione in ENI, chapeau!) e Berlusconi hanno rovinato l’Italia con gli accordi “take or pay” con Gazprom sanciti, come sempre, all’insaputa del popolo italiano. Ma questo non ci impedisce di considerare la Nato, gli Usa e gran parte della comunità europea di una ipocrisia stomachevole. Gli Usa criticano l’utilizzo del veto da parte della Russia nel Consiglio di sicurezza ONU rispetto alla risoluzione contro il referendum in Crimea. Ma quante volte gli Usa hanno utilizzato il vergognoso diritto di veto nei confronti delle decine di risoluzioni che sanzionavano Israele per le violazioni di diritti (umani e internazionali) in Palestina? Ipocriti! E ancora, Usa e Ue giudicano irricevibile l’esito del referendum in Crimea ma non parlarono di diritti violati quando il Kosovo (a stragrande maggioranza albanese come la Crimea è a stragrande maggioranza russa) volle dividersi dalla Serbia. Al contrario, allora D’Alema diede supporto agli indecenti bombardamenti Nato su Belgrado che provocarono 5500 morti di cittadini innocenti. Basta ipocrisie, basta ingerenze militari (gli Usa più di chiunque altro violano i patti, l’Afghanistan, l’Iraq e la Serbia sono state operazioni in totale violazione dello stesso statuto Nato – l’articolo 51 parla di diritto di autodifesa, non di attacco preventivo) e basta sudditanza. La verità è che siamo un paese suddito, e dell’imperialismo nordamericano e dell’imperialismo russo con il suo gas. Si va in Europa anche per questo, per riprenderci quella sovranità perduta da troppo tempo.

Fonte: Stato Facebook di Alessandro Di Battista (Portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati)

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