Sapete cosa sono i muoni? Al festival della scienza di genova ce n’è uno che si aggira alla ricerca dei suoi tanti fratelli e incontra ogni giorno i ragazzi delle scuole nel laboratorio “L’incredibile viaggio dei Muoni”. Il personaggio in carne ed ossa in realtà racconta in modo divertente e coinvolgente le proprietà dei veri muoni, particelle subnucleari che si generano continuamente e in grandissime quantità nell’impatto dell’atmosfera con i raggi cosmici che vengono dalle profondità del cosmo. Organizzato dalla Fondazione Kessler, INFN, MUSE, Università di Trento e TIFPA,il laboratorio, presenta anche le attività del progetto cordata, ovvero Cosmic Ray Detector for teaching advances, una rete di rilevatori da installare nelle scuole per misurare il flusso delle particelle cosmiche e studiare alcune loro proprietà.
Qui sulla Terra siamo sicuri che l’atmosfera e il campo magnetico terrestre ci proteggono da questa invisibile pioggia di particelle, ma le cose uscendo nello spazio cambiano profondamente: i raggi cosmici, quelli che provengono dal Sole e quelli che arrivano da ogni angolo della galassia e oltre, possono creare seri problemi agli astronauti. Specie se impegnati in lunghi viaggi interplanetari, come sarà per le future missioni con equipaggio verso il Pianeta rosso. Su questo tema e sulla possibilità di spingerci oltre, addirittura verso altri sistemi stellari, si è svolta la ieri sera nella sala del maggior consiglio del palazzo ducale la lectio magistralis di Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Questa mattina poi il canale scienza e tecnica dell’ANSA ha trasformato novanta ragazzi di scuole elementarie e medie in giornalisti scientifici. Guidati da Leonardo de Cosmo, collaboratore ANSA, che ha raccontato cos’è una notizia di scienza, come nasce e come si scrive, i ragazzi divisi per gruppi con taccuini, telefonini e tablet alla mano, hanno intervistato alcuni ricercatori alla caccia del loro primo scoop. Sarà davvero così? Se siete curiosi, tra qualche giorno troverete i pezzi scritti dai ragazzi sul sito web dell’ANSA, nella sezione scienza e tecnica.
Servizio di Marco Galliani ed Eleonora Ferroni
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