Non potremo più vedere Venere con gli stessi occhi: sulle pupille tecnologiche della sonda europea Venus Express sta infatti calando la notte. Dopo 8 anni passati a studiare da vicino il gemello bollente della Terra, Venus Express sembra avere definitivamente esaurito il carburante e non riuscire quindi più a puntare le sue antenne per le comunicazioni verso la Terra, dove in effetti nelle ultime settimane i suoi segnali sono stati captati solo a intermittenza. Decollata nel 2005, Venus Express è la seconda missione interplanetaria europea dopo Mars Express. Il ruolo dell’Italia, attraverso il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana è stato rilevante, in particolare con lo strumento VIRTIS sviluppato dall’INAF, uno spettrometro ad immagine, insomma uno degli occhi di Venus Express per scrutare dentro e sotto la spessa atmosfera che nasconde la superficie del pianeta. Tante le scoperte possibili grazie a VIRTIS, come il gigantesco vortice al polo sud di Venere o la possibile recente attività vulcanica. Nelle prossime settimane la sonda spaziale perderà progressivamente quota e sprofonderà sempre di più nell’atmosfera, fino a dissolversi naturalmente per l’attrito. Il successo scientifico della missione, dicono dall’agenzia spaziale europea, ci rende più orgogliosi che tristi, in questi momenti in cui dobbiamo dire definitivamente addio alla nostra sonda.
Servizio di Stefano Parisini, Media INAF
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