La crisi economica che ha colpito l’Europa ha lasciato in molti territori cicatrici profonde. La ripresa passa anche dall’unione delle forze e delle strategie a livello locale.
E’ a questo fine che la Commissione Ue ha avviato da tempo la cosiddetta strategia per le Macroregioni. Essa consiste nel rafforzare la cooperazione e la condivisione delle risorse tra città e regioni di Paesi diversi, vicini geograficamente e accomunati da stessi problemi.
Tre le macroregioni a essere già state individuate: quella Baltica, quella Adriatico Ionica e la Danubiana. Sono soprattutto le ultime due a rappresentare una sfida importante, perché racchiudono Paesi molto diversi tra loro, alcuni dei quali non ancora entrati nell’Ue e perché i loro effetti sull’economia, non soltanto regionale, sono e saranno in futuro molto importanti.
La Macroregione Adriatico-Ionica, ad esempio, è un progetto che racchiude al suo interno molteplici aspetti. Dalla cooperazione marittima tra Italia, Croazia, Serbia, Montenegro, Albania, Bosnia, Slovenia e Grecia alla creazione di un sistema organico e funzionale di porti turistici. Una strategia fondamentale per la ripresa economica dell’area più colpita dalla crisi.
(Un ringraziamento speciale va alla “Royal Library of Belgium”)