Lo chiamano Árbol del Tule e si trova a sud di Oaxaca, capitale di Oaxaca (uno stato federato del Messico). La sua forma particolare aveva lasciato perplessi alcuni studiosi, che inizialmente ipotizzavano che l’albero in questione fosse l’unione di diverse piante, ma così non è.
Il diametro di questa pianta millenaria si aggira sui 50 metri, (anche se nel 2005 fu ufficialmente dichiarato che l’albero fosse largo 35,40 metri di diametro) mentre il peso complessivo si aggirerebbe sulle 636 107 tonnellate.
Attraverso uno studio approfondito che ha visto l’analisi del DNA in laboratorio, i ricercatori hanno potuto appurare che si tratta di un singolo albero.
Si pensa che questa singolare pianta abbia un’eta compresa tra i 1200 e i 3000 anni, mentre altri sostengono che possa avere qualcosa come 6000 anni! Una dazione più realistica dimostrerebbe invece che l’albero abbia un’eta compresa tra i 1433 e i 1600 anni. Qualsiasi sia la sua vera età, è in ogni caso davvero sbalorditiva.
Una leggenda racconta che l’albero sia nato dalle lacrime di Hernan Cortes ai piedi di un cipresso durante La Noche Triste, un episodio avvenuto durante la conquista spagnola del Messico. Durante quella notte, infatti, gli Aztechi riuscirono a resistere valorosamente agli spagnoli e anzi, distrussero quasi per intero la spedizione di Cortes.
Una seconda lggenda, racconta che l’albero, chiamato Ahuehuete (che sembra voglia dire “vecchio uomo dell’acqua” nella lingua nahuati), fu piantato da un sacerdote di Ehécatl (il dio azteco del vento) chiamato Pechoca il dio azteco del vento.
Un’aktra leggenda vuole invece che l’albero sia frutto di un incontro tra i vecchi i capi delle grandi nazioni pre-colombiane, i quali si sarebbero incontrati in quel luogo decidendo di stanziarsi rispettivamente in direzione dei quattro punti cardinali. Piantarono quattro Ahuehuete in prossimità di questi quattro punti, e quello di Tula (che sorgeva in un luogo sacro già al tempo), divenne il maggiore.
Secondo gli esperti, l’albero è destinato ad una morte prossima a causa dell’inquinamento atmosferico e alla cementificazione dell’area. Nel 2001 è stato proposto di porre l’albero sotto la tutela dell’UNESCO come uno dei beni più antichi del mondo. Il Destino dell’enorme pianta risulta quindi incerto. Speriamo che l’uomo possa riconoscere la sua esistenza ancora per molto tempo.
