È rimasto celato nel cassetto degli ingegneri della Nasa per qualche mese, ma da qualche giorno il progetto per un futuristico sottomarino destinato ad esplorare gli oceani di metano ed etano della più grande fra le lune di Saturno, Titano, ha cominciato a circolare sul web e non solo. E di colpo sembra assai meno fantascientifico di quanto fosse apparso in prima battuta, al punto che se ne parlerà il prossimo marzo, in Texas, alla 46esima Lunar and Planetary Science Conference.
L’identikit di questa strana creatura degli abissi, che se realizzata sarebbe la prima a solcare un mare alieno, è presto detto: una tonnellata di peso, alimentazione a radioisotopi con un generatore Stirling e trasporto sul luogo da esplorare a bordo di una specie di Boeing X-37 adattato per il volo extraterrestre. Destinazione: il bacino noto come Mare di Kraken, una distesa d’idrocarburi allo stato liquidi che si estende su Titano per un migliaio di km e con una profondità ancora sconosciuta, anche se le stime parlano di almeno 300 metri.
Certo è ancora solo un concept, nella migliore delle ipotesi la data dell’immersione è nel 2040, ma è indubbio che la recente impresa di Rosetta abbia alzato l’asticella delle aspettative, dunque sperare che il sogno si realizzerà è in questo caso più legittimo che mai.
Servizio di Marco Malaspina. Per approfondire:
http://www.hou.usra.edu/meetings/lpsc…
