Atene si prepara al compromesso, ma la Germania inizia a pensare all’uscita della Grecia dall’euro. Lo scrive la Bild, il giornale tedesco più vicino alle posizioni dei falchi dell’Eurozona, secondo cui “adesso anche Angela Merkel si prepara a un Grexit“, soprattutto dopo il nulla di fatto al termine dell’incontro a tre con il presidente francese Francois Hollande e il premier greco Alexis Tsipras.
Quella dei falchi tedeschi pare però una fuga in avanti soprattutto dopo l’intervento del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker che in mattinata ha detto: “Il negoziato ripartirà in prima istanza a livello tecnico, la politica arriverà dopo”. Una presa di posizione atta a tamponare l’abbandono del tavolo delle trattative da parte dei negoziatori del Fmi e soprattutto l’uscita del presidente dell’Eurogruppo, Jeron Dijsselbloem, secondo cui un accordo sulla Grecia senza il Fondo Monetario Internazionale “è impensabile”.
E così mentre i falchi insistono perchè Atene prenda “misure difficili”, il governo greco annuncia: “Senza un’intesa nessun rimborso al Fmi a fine giugno“. Insomma la situazione torna a complicarsi proprio mentre dalla Grecia cominciavano a manifestarsi i primi segnali che i dirigenti di Syriza, il partito di sinistra del premier Alexis Tsipras, stanno preparando i colleghi di partito e la gente alla possibilità che il governo dovrà sottoscrivere un accordo con i creditori che non sarà considerato favorevolmente da alcuni parlamentari né dagli elettori.
“Si tratta di un compromesso, non possiamo nasconderlo”, ha detto il portavoce parlamentare di Syriza Nikos Filis – come riferisce l’edizione online di Kathimerini – riguardo alle trattative in corso con i creditori, pur ammettendo che “i negoziati non sono stati pianificati nel modo più efficace”. Filis ha comunque insistito sul fatto che qualsiasi accordo Tsipras porterà a casa sarà “il migliore accordo possibile e riceverà il sostegno dei parlamentari di Syriza”.
Sul calendario dei creditori, però, la data cerchiata in rosso è quella del prossimo 18 giugno quando si terrà l’Eurogruppo decisivo. Senza un accordo la Grecia correrà veloce verso il default. Lo stesso presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk ha detto: “Mi auguro che quello sia il giorno decisivo, altrimenti qualcuno potrebbe dire game over”.
“Si prepara a un Grexit”, dice il giornale tedesco, spiegando che “dall’altro ieri notte”, dopo due ore di trattative con il premier greco Alexis Tsipras e con il presidente francese François Hollande, si sarebbe convinta del fatto che non si possa più fare molto.
Nel trilaterale tra Germania, Francia e Grecia, Tsipras avrebbe di nuova respinto le proposte di Bruxelles, tra le quali c’era un aumento dell’Iva. E a Berlino ci si sta preparando con una “intensa pianificazione” alla “peggiore delle ipotesi”. Fonti del governo tedesco sono state molto chiare a proposito: “Nessuno può accusarci di non avere fatto tutto il possibile”.
“La volontà deve venire da tutte le parti”, ha detto da Berlino il cancelliere, riferendosi alle trattative in corso.