Ho incontrato Paolo Becchi fuori dalla stazione centrale di Milano. Abbiamo fatto una lunga diretta streaming su Periscope. Aveva in mano il suo ultimo libro, “Oltre l’euro”. Nel libro, tra le altre cose, un’esclusiva intervista a Gianni De Michelis, ministro delle Partecipazioni statali, poi del Lavoro, poi vice presidente del Consiglio e infine Ministro degli Affari Esteri che firmò i parametri di Maastricht.
“Nella negoziazione di Maastricht si fece di tutto per creare le condizioni necessarie per rendere possibile e profittevole il fatto che l’Italia potesse aderire all’euro. […] Poi Ciampi, che pure partecipò a quei negoziati, non li considerò affatto da Ministro del Tesoro del Governo Prodi, perché accetto condizioni che erano l’opposto esatto di quello che si sarebbe dovuto accettare e con la firma del Patto di Stabilità di fatto veniva capovolto tutto quello che si era firmato a Maastricht. […] Le maggiori cessioni di sovranità che il nostro Paese ha compiuto sono avvenute nella legislatura Prodi – D’Alema, quando credo possa aver giocato l’interferenza di forti poteri esterni. […] Ci furono pressioni su Ciampi dalla Germania perché noi non avevamo osservato un obbligo: la riforma delle pensioni”.
Questo e altro, in “Oltre l’euro”, di Paolo Becchi e Alessandro Bianchi.
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