Scuse ufficiali, una notte di fermo – ma con trattamento di cortesia – e poi il rilascio, avvenuto già stamattina, dei dieci marinai statunitensi, nove uomini e una donna, fermati nelle acque territoriali iraniane a bordo di due piccole imbarcazioni da combattimento che si erano avvicinate all’isola di Farsi, tra Iran e Arabia Saudita, già teatro di incidenti simili in passato, solitamente risolti meno rapidamente. VIDEO:
L’incidente era stato comunicato in serata, era breaking news sia negli States che in Iran, ma veniva minimizzato da entrambe le parti, tanto che il comandante delle forze navali dei Pasdaran precisava già dopo poche ore:
“Il risultato della nostra indagine è che non si è trattato di un atto ostile per spionaggio o altro, ma si sono trovati in quella zona a causa di un malfunzionamento del loro sistema di navigazione. Non sapevano di essere vicini al territorio dell’isola di Farsi”.
La stessa versione che era stata immediatamente fornita dal Pentagono, che confermava anche il buon trattamento riservato ai marines, a riprova del disgelo in corso dopo l’accordo sul nucleare firmato a Ginevra nel luglio scorso. (Euronews)