Non c’è bisogno di avventurarsi alla Caverna delle Meraviglie per scoprire la magia dei tappeti volanti. La Space Solar Power Initiative (SSPI), è frutto di una collaborazione tra la Caltech e la società di sicurezza globale Northrup Grumman, che ha proposto lo sviluppo di pannelli solari come “tappeti volanti”, delle dimensioni di un campo di calcio, che sarebbero lanciati in orbita in sincronia per la raccolta di energia. Questo progetto interstellare di cattura di energia solare sarebbe poi collegato attraverso conduttori in grado di fornire energia pulita al pianeta Terra.
Quando i 2.500 tappeti solari saranno lanciati in orbita, l’enorme tappeto si estenderà su una superficie di 3,5 miglia quadrate, anche se sarà solo di un pollice di spessore. La costellazione del tappeto solare sarebbe particolarmente utile per alimentare le aree rurali impoverite. Nei luoghi in cui l’infrastruttura elettrica è inesistente, “è più facile e più economico per implementare una rete wireless lì”, afferma il ricercatore del Caltech Ali Hajimiri. Per evitare di occupare spazi inutilmente, i ricevitori di energia potrebbero essere costruiti su edifici già esistenti o addirittura attaccati ai cavi di terreni agricoli.
L’energia trasportata in modo sicuro sulla Terra sotto forma di microonde sarebbe poi trasformata in energia elettrica sul pianeta. Non ci sarebbero controindicazioni sull’utilizzo di queste onde. “La densità di energia che verrà trasmessa non è altro che quella che si ottiene in piedi fuori al sole o utilizzando il telefono cellulare” – sostiene Hajimiri (anche se è dimostrato come le onde emesse dai cellulari non siano proprio innocue).
“Non possono indurre una trasformazione chimica, possono solo generare un leggero riscaldamento.” I pannelli solari costantemente ri-posizionati nello spazio ove necessario sarebbero anche raccoglitori più efficaci di energia solare rispetto a quelli terrestri.
Il team di Caltech riconosce le sfide davanti a loro, ma sono fiduciosi che la loro ricerca sia un obiettivo degno e realizzabile. “Stiamo parlando della costruzione di una nuova industria, più sicura” – spiega il ricercatore del Caltech Harry Atwater. “Sinora un sogno irrealizzabile”.
Via Phys.org