
Anche Euronews è “complottista”? Non crediamo affatto. Lodevole risulta il reportage diffuso in queste ore anche sul canale Youtube. Il reportage in questione comincia con la ripresa di un campo di granturco trattato con il glifosato, erbicida definito dalla IARC (l’Agenzia Internazionale per la Lotta al Cancro) come “potenzialmente cancerogeno”. Mentre molti politici del parlamento europeo vorrebbero mantenerne l’uso, perché “molto efficiente” per l’agricoltura. Si, ma a quale prezzo? Si incassano soldi momentaneamente, ma i fiori, come è riportato nel filmato, vengono di fatto distrutti. Distruggendo i fiori si compromette l‘impollinazione delle api, quindi la vita delle stesse, bloccando l’intero ecosistema e distruggendo la biodiversità.
Michael produce carne, latte, formaggio, e anche gelato. Un’attività iniziata 18 anni fa. Con il passaggio all’euro, i benefici si sono dimezzati, ma l’azienda è rimasta in attivo. Fino al giorno in cui è arrivata la nube di glifosato, che ha provocato la morte di 34 capi. “E’ successo dopo il raccolto della colza – spiega ad Euronews l’allevatore – In questa regione, per la colza si usano molti erbicidi. Le capre ne hanno risentito perché, al momento del trattamento, si sono trovate proprio dentro la nube tossica. Hanno avuto crampi, dissenteria, e poi sono cadute morte a terra”.
“Ho il sospetto che la Commissione europea stia facendo un accordo sottobanco con i produttori di glifosato per estendere la licenza – spiega Karl Bär dell’Istituto per l’Ambiente di Monaco di Baviera – Il problema è tutto lì: gli studi che i produttori hanno fornito alle istituzioni europee vengono trattati come segreti industriali. Non è vero che chi protesta manca di credibilità. La scarsa credibilità riguarda quei ricercatori che sono sul libro paga dei produttori di glifosato. Sono loro che non hanno credibilità”. Il VIDEO di Euronews: