Il Very Large telescope dell’ESO e il suo strumento MUSE osservano con un livello di dettaglio senza precedenti alcuni quasar, ovvero galassie attive remote distanti oltre 10 miliardi di anni luce da noi e rivelano la presenza attorno ad ognuno di essi un vasto alone di gas. Un risultato sorprendente, poiché finora si riteneva che in media solo un quasar su dieci possedesse questi giganteschi mantelli di materia, che possono estendersi anche per 300 mila anni luce. Il team di ricercatori che ha realizzato lo studio, guidato da un gruppo in forza all’Istiuto ETH di Zurigo, in Svizzera, non ha ancora una risposta decisiva in grado di spiegare simili risultati. C’è comunque il sospetto che questa sia la conseguenza dell’enorme aumento del potere osservativo di MUSE rispetto ai precedenti strumenti analoghi, ma per confermare che questa sia veramente la giusta interpretazione serviranno nuove osservazioni.
Nuove osservazioni che dovranno chiarire anche un altro inatteso risultato emerso dalle osservazioni di MUSE: il gas intergalattico che forma i 19 aloni risulta infatti sorprendentemente freddo per questo tipo di oggetti celesti, anche se stiamo sempre parlando di temperature di circa 10 mila gradi centigradi. I modelli attualmente accettati della struttura e della formazione delle galassie suggeriscono invece che il gas vicino alle galassie abbia temperature di più di un milione di gradi.
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