Ciao ragazzi questa è una nuova rubrica nella quale parleremo di piccole curiosità che cercherò di spiegarvi in 1 minuto,se avete dubbi o consigli e/o critiche,scrivetele nei commenti mi farebbe molto piacere,se il video vi è piaciuto iscrivetevi,ne arriveranno molti altri piu di 60,
Un saluto…e non scordate i nostri contatti e
►Sito web-http://argioevata.oneminute…
►pagina facebook-https://www.facebook.com/al…
►google+-https://plus.google.com/u/0…
►Email-alessvata@tiscali.it
Ringrazio per le fonti
www.focus.it
www.sapere.it
www.curiositàeperchè.it
ALTRE INFO:
Minosse, re di Creta, pregò Poseidone, il dio del mare, di inviargli un toro come simbolo dell’apprezzamento degli dei verso di lui in qualità di sovrano, promettendo di sacrificarlo in onore del dio. Poseidone acconsentì e gli donò un bellissimo e possente toro bianco di gran valore. Vista la bellezza dell’animale, però, Minosse decise di tenerlo per le sue mandrie e ne sacrificò un altro. Poseidone allora, per punirlo, fece innamorare perdutamente Pasifae, moglie di Minosse, del toro stesso. Ella riuscì a soddisfare il proprio desiderio carnale nascondendosi dentro una giovenca di legno costruita per lei dall’artista di corte Dedalo.
Dall’unione mostruosa nacque il Minotauro, termine che unisce, appunto, il prefisso “minos” (che presso i cretesi significava re) con il suffisso “taurus” (che significa toro).
Il Minotauro aveva il corpo umanoide e bipede, ma aveva zoccoli, pelliccia bovina, coda e testa di toro. Era selvaggio e feroce, perché la sua mente era completamente dominata dall’istinto animale, avendo la testa, e quindi il cervello, di una bestia.
Thésée et le Minotaure, Étienne-Jules Ramey, 1826. Giardino delle Tuileries (Parigi)
Minosse fece rinchiudere il Minotauro nel Labirinto di Cnosso costruito da Dedalo. Quando Androgeo, figlio di Minosse, morì ucciso da degli ateniesi infuriati perché aveva vinto troppo ai loro giochi disonorandoli, Minosse decise per vendicarsi della città di Atene, sottomessa allora a Creta, che questa dovesse inviare ogni anno sette fanciulli e sette fanciulle da offrire in pasto al Minotauro, che si cibava di carne umana.[1] Allora Tèseo, eroe figlio del re ateniese Ègeo, si offrì di far parte dei giovani per sconfiggere il Minotauro. Arianna, figlia di Minosse e Pasifae, si innamorò di lui.
Alla piccola entrata del labirinto, Arianna diede a Tèseo il celebre “filo d’Arianna”, un gomitolo che gli avrebbe permesso di non perdersi una volta entrato. Quando Tèseo giunse dinanzi al Minotauro, lo affrontò e lo uccise con la spada (secondo altri, attese che si addormentasse e poi lo pugnalò, mentre altre versioni riportano come la pelle del Minotauro fosse invulnerabile, mentre il corno del minotauro perforasse ogni armatura, quindi Teseo usò la sua spada per staccare un corno del Minotauro e con questo lo trapassò).
Uscito dal labirinto, Tèseo salpò con Arianna alla volta di Atene, montando vele bianche in segno di vittoria. Più avanti, però, abbandonò la fanciulla dormiente sull’isola deserta di Nasso. Il motivo di tale atto è controverso. Si dice che l’eroe si fosse invaghito di un’altra o che si sentisse in imbarazzo a ritornare in patria con la figlia del nemico, oppure che venne intimorito da Dioniso che, in sogno, gli intimò di lasciarla là, per poi raggiungerla ancora dormiente e farla sua sposa.
Arianna, rimasta sola, iniziò a piangere, finché apparve al suo cospetto il dio Dioniso, che per confortarla le donò una meravigliosa corona d’oro, opera di Efesto, che venne poi, alla sua morte, mutata dal dio in una costellazione splendente: la costellazione della Corona.
Poseidone, adirato contro Tèseo, inviò una tempesta che squarciò le vele bianche della nave, costringendo l’eroe ateniese a sostituirle con quelle nere; altre versioni raccontano che per l’eccitazione della vittoria egli si dimenticò di issare le vele bianche, oppure gli fu annebbiata la memoria dagli dei come punizione per aver abbandonato Arianna.