Galileo perde il ritmo: fermi dieci orologi del “GPS europeo”



Galileo abbiamo un problema: gli orologi atomici del “GPS europeo”, sulla carta i più precisi mai messi in orbita, stanno perdendo colpi. Per essere precisi: ben 10 dei 72 ora in volo si sono fermati, ha reso noto il direttore generale dell’ESA Jan Woerner mercoledì scorso. La causa non è ancora stata compresa, così come non è chiaro se sia un guasto risolvibile o meno.

Il sistema di navigazione satellitare Galileo, entrato in funzione nel dicembre scorso, comprende al momento 18 satelliti, destinati a diventare 30, più due di scorta, quando sarà al completo. Affinché il sistema funzioni, è cruciale che ogni satellite sia dotato di un riferimento temporale assoluto precisissimo, anche per correggere gli effetti relativistici previsti dalla teoria della relatività di Einstein, pari a circa 38 microsecondi al giorno. Per farsi un’idea di quanto sia importante la precisone di questi orologi, basti pensare che una sola ora di mancata correzione degli effetti relativistici comporterebbe un errore di circa mezzo km nella posizione indicata dai navigatori.

- Prosegue dopo la pubblicità -

Proprio per questo, ogni satellite Galileo di orologi ne trasporta 4: due basati sul clock fornito da atomi di rubidio, altri due basati invece su maser all’idrogeno – soluzione, quest’ultima, più innovativa e in grado di fornire un clock più preciso. Ebbene, entrambe le tecnologie stanno dando problemi: dei 10 che si sono fermati, tre sono al rubidio e sette all’idrogeno.

- Prosegue dopo la pubblicità - ---- Comunicazione di servizio di GloboChannel.com ---- l'articolo prosegue più sotto ----- ---- Fine comunicazione di servizio di GloboChannel.com ---- l'articolo prosegue qui sotto -----

Affinché il sistema Galileo si comporti con la precisione richiesta, è sufficiente che almeno un orologio dei quattro presenti su ogni satellite sia in funzione, dunque la ridondanza c’è, almeno per ora. Ma già ora, dei dieci clock fuori uso, due sono su uno stesso satellite, il che suona preoccupante. Soprattutto per un motivo: la causa del malfunzionamento non è ancora stata chiarita. E questo pone un serio dilemma, che il direttore generale dell’ESA ha espresso con queste parole: “lanciare o no gli altri satelliti della costellazione, senza aver trovato la radice del problema?”

Un dilemma da risolvere in fretta: i prossimi quattro satelliti dovrebbero essere lanciati in orbita entro fine anno. E se sembrerebbe logico attendere di capire cos’è che non va, il timore dell’ESA è che altri orologi fra quelli in orbita si fermino, rendendo così il sistema, se non inutilizzabile, quanto meno sempre più a rischio.

- Prosegue dopo la pubblicità -

Servizio di Marco Malaspina

- Prosegue dopo la pubblicità -


INAF-TV è il canale YouTube di Media INAF (http://www.media.inaf.it/)

Se ti è piaciuto questo articolo e non vuoi perderti i nostri aggiornamenti pui seguirci anche su Telegram al seguente indirizzo >https://t.me/globochannel<. E' inoltre possibile seguirci su Facebook cliccando "MI PIACE" e poi "segui" su questa Pagina >www.facebook.com/GloboChanneldotcom<. GloboChannel.com è anche su twitter.com/globochannel1, su instagram.com/globo_channe_ita/ e su linkedin.com/company/globochannel.