Andrea Nizza, irreperibile dal 12 dicembre 2014, inserito tra i latitanti più pericolosi del Ministero dell’Interno, è stato catturato dai Carabinieri dopo una delicata e complessa indagine. Ha cambiato diversi covi, ha comunicato con i suoi più stretti collaboratori attraverso “pizzini” ed ha alloggiato in una villetta, a Viagrande, bella ed accogliente, dotata di tutti i comfort, compresa una palestra. Viveva nel lusso e nel benessere, non ha opposto resistenza e, alla vista delle forze dell’ordine, ha tuonato: “Siete stati bravi a trovarmi, so che non era facile”. Più volte è sfuggito alla cattura grazie alla sua enorme capacità di spesa e al peso che rivestiva nella famiglia di cosa nostra catanese “Santapaola-Ercolano”. “Non è vero che abbiamo sconfitto la mafia, le infiltrazioni nel tessuto economico, politico e sociale sono fortissime. Non cantiamo vittoria e guai a cullarci sugli allori” è il commento del Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro.
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