Un enigmatico lampo di raggi X proveniente da una lontanissima regione dell’universo, a 10,7 miliardi di anni luce da noi, è stato scoperto da un team internazionale di ricercatori, tra cui alcuni dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Chandra della Nasa. La sorgente è stata individuata in una porzione di cielo nota come Chandra deep Field South (CDF-S) nell’ottobre del 2014, quando la sua luminosità nei raggi X è improvvisamente aumentata di almeno mille volte, per poi scendere nell’arco di appena un giorno. Per qualche minuto, la sorgente di raggi X ha prodotto un’energia mille volte superiore a quella sprigionata da tutte le stelle presenti in quella galassia. Cosa possa aver prodotto quel potentissimo bagliore è ancora incerto, ma gli astronomi ritengono sia legato a un evento distruttivo, forse di un tipo mai osservato prima. Con intervista a Roberto Gilli, Inaf – Osservatorio astronomico di Bologna.
Servizio di Stefano Parisini, Media Inaf
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Un improvviso lampo di raggi X e poi più nulla
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