Cosa sono quegli anelli intervallati da stretti solchi vuoti visti nei dischi protoplanetari che circondano le giovani stelle? Chi li traccia? L’ipotesi che a farlo siano pianeti in formazione è di certo la più affascinante: orbitando attorno alla stella, è come se arassero il percorso, producendo così i solchi che vediamo.
Affascinante e plausibile, ma c’è un problema: alcuni di questi solchi, osservati dalle antenne di ALMA nei dischi protoplanetari di HL Tau e di TW Hya, sono così sottili e così vicini l’un altro che, se a scavarli fossero due pianeti, le loro orbite non potrebbero rimanere stabili a lungo.
Ma un team di ricercatori guidato da Ruobing Dong dell’Università dell’Arizona potrebbe aver trovato la soluzione al mistero: cambiando i parametri del modello del disco protoplanetario, in particolare assumendo che sia presente la polvere oltre che al gas e che la viscosità sia più bassa di quanto ipotizzato, ecco che come per magia è sufficiente la presenza di una singola super-Terra, come vediamo in questa simulazione, ed ecco che nell’arco di duemila orbite già si vedono emergere numerose conformazioni ad anello e vari solchi sottili, proprio come risulta dalle osservazioni condotte con ALMA.
Servizio di Marco Malaspina
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