Gli scienziati sono riusciti a calarsi in uno dei tre crateri siberiani individuati da un pilota di aerei nel luglio 2014. All’epoca Internet era impazzito con teorie cospirative su esplosioni sotterranee, meteoriti e, naturalmente, alieni! Tuttavia, grazie alla missione del Centro russo di esplorazione artica, siamo più vicini a scoprire come sono stati formati.
Situato nella penisola di Yamal, in Russia, gli enormi crateri apparvero dal nulla a luglio. Ma la scorsa settimana, gli scienziati sono riusciti a raggiungere la base di uno di loro usando attrezzature per l’arrampicata e hanno riportato dati e una serie di immagini straordinarie. Prima che potessero fare la discesa, dovettero attendere alcuni mesi finché il lago in fondo si fosse ghiacciato. Durante l’estate il pavimento del cratere è come un bagno di fango con l’acqua che scende dal terreno in alto. Una nuova scoperta dal mondo (a tal proposito, vi ricordiamo che è possibile seguire tutte le nostre news cliccando “MI PIACE” sulla pagina facebook.com/GloboChanneldotcom oppure seguirci attraverso l’app Telegram nel seguente Canale: https://t.me/globochannel).

Tuttavia, alcuni ricercatori credono già che le esplosioni sotterranee di gas abbiano causato i crateri, poiché la temperatura sotto il foro era “più alta del normale“. Le esplosioni potrebbero essere state causate da condizioni climatiche insolitamente calde e il fatto che il buco più grande si trova proprio all’intersezione di due difetti tettonici – sebbene la regione sia generalmente stabile in senso sismologico. Un’altra teoria è che i buchi non sono affatto nuovi ma che nessuno li avrebbe mai notati fino ad ora, quindi le indagini sono state fatte anche su foro dei satelliti degli anni ’80. Rimanete sintonizzati!
Via Siberian Times
Foto di Vladimir Pushkarev / Centro russo di esplorazione artica