
Da tempo, le analisi di alcuni appassionati sulle svariate fotografie scattate dai rover della NASA sul Pianeta Rosso hanno visto persino la segnalazione di oggetti dalla forma insolita, almeno per quanto concerne il suolo di Marte. In una di queste foto diffuse sul web, l’attenzione è ricaduta su una pietra a forma di osso:
I sostenitori della vita extraterrestre hanno subito puntato il dito verso quello che, almeno a prima vista, può facilmente ricordare un femore umano adagiato casualmente sulla superficie del Pianeta Rosso. In effetti, in una foto scattata nel 2014 dal rover Curiosity della Nasa un oggetto potrebbe apparire facilmente come il componente dei resti fossilizzati di una creatura. Tanto quanto basta per scatenare le fantasie del popolo del web. Ma come stanno realmente le cose? Quella scattata dal rover sul suolo marziano è soltanto una pietra o c’è dell’altro che il mondo dovrebbe sapere? Negli anni scorsi, la stessa Nasa si è persino presa il tempo di analizzare nei dettagli la curiosa fotografia:

“Vista dal rover Mars Curiosity usando il suo MastCam, questa roccia di Marte può sembrare un femore. I membri del team scientifico della missione pensano che la sua forma sia probabilmente scolpita dall’erosione, dal vento o dall’acqua“, aveva scritto un portavoce dell’agenzia spaziale in un post sul blog. “Se la vita è esistita su Marte, gli scienziati si aspettano di ritrovare i resti di piccole e semplici forme di vita chiamate microbi. Marte, probabilmente, non ha mai avuto abbastanza ossigeno nella sua atmosfera per supportare organismi più complessi. Pertanto, non sono probabili fossili di grandi dimensioni” – avevano concluso dalla NASA. Nonostante il fatto che un tempo Marte fosse ricoperto d’acqua, gli esperti sono ragionevolmente sicuri che il pianeta non possa mai aver ospitato forme di vita complesse, non come le conosciamo noi sulla Terra:
O meglio, se una volta c’era una vita complessa lì, non ne abbiamo trovato alcuna prova da quando gli scienziati hanno iniziato a esplorare il pianeta negli anni ’60. C’è comunque da dire che prima di allora, gli stessi scienziati avevano ipotizzato della presenza (smentita dalle analisi moderna) di forme di vita animale che avrebbero potuto sopravvivere sui poli ghiacciati di Marte. Ipotesi scartate con l’arrivo delle prime sonde e dei primi rover. Quindi, giusto per ribadire, non ci sono ossa umane depositate sul paesaggio marziano, nonostante quello che potresti vedere riportato su Internet al momento. Molto probabilmente, più che discutere sulla fantasiosa presenza (improbabile) di umanoidi su Marte, tutti dovrebbero approfondire sul rischio di fraintendimenti che possono verificarsi nel cervello umano quando questo è vittima di ragionamenti elaborati in maniera erronea nel corso di tentativi di semplificazione che deviano in osservazioni alquanto irrealistiche. In ogni caso, anche questi episodi ci aiutano a comprendere quale sia la giusta strada da intraprendere per la ricerca di possibili tracce di vita (microbica) sul Pianeta Rosso.