“Ocean Grazer risolve il problema dell’accumulo di energia nel mondo” – a sostenerlo sono i ricercatori dell’Università di Groningen, nei Paesi Bassi. L’azienda è responsabile della creazione della “Batteria oceanica” che sarebbe in grado di immagazzinare energia rinnovabile:
Il funzionamento a batteria, secondo lo sviluppatore, “è incredibilmente semplice ed efficiente“. Sul fondo del mare è posto un serbatoio che immagazzina fino a 20 milioni di litri di acqua a bassa pressione. Un sistema di pompe e turbine collega questo serbatoio a una “sacca flessibile”. L’energia eolica in eccesso può quindi essere utilizzata per pompare l’acqua dal serbatoio alla vescica. Ogni volta che c’è una richiesta di energia, la vescica viene rilasciata e, spinta dalla pressione dell’acqua di mare sopra di essa, reimmette la sua acqua nel serbatoio, facendo girare le turbine per generare elettricità che viene immessa nella rete.
Secondo la società Ocean Grazer, la batteria oceanica è efficiente e ha bassi costi di manutenzione. “Può letteralmente essere prodotto in tutto il mondo, ovunque lo si desideri”, afferma l’azienda in un comunicato stampa. Forse perché il meccanismo si basa sulla tecnologia delle dighe idroelettriche. È possibile aggiungere unità extra dal serbatoio, dal macchinario della pompa e dalla turbina per aumentare la potenza erogata, rendendola scalabile.
La soluzione è stata sviluppata per “immagazzinare” l’energia generata negli impianti offshore, che può essere eolica, solare o marea. Cioè, trattenere l’energia ai picchi di produzione per restituirla durante il picco della domanda. Il surplus di energia, se non immagazzinato, finisce per essere perso. All’inizio, la società sembra essere concentrata sulla dimostrazione del potenziale della batteria oceanica per il mercato dell’energia eolica offshore. In effetti, un settore in cui il Brasile ha molto potenziale, come rivela questo studio USP. Link video:
Ocean Grazer ha presentato il progetto della batteria oceanica al CES 2022, un’importante fiera tecnologica che si è svolta a Las Vegas, negli Stati Uniti. Alla ricerca di investitori per continuare con lo sviluppo della sua tecnologia, devono ancora essere compiuti molti passi prima dell’implementazione. Tra questi, il dettaglio dell’impatto ambientale sulla vita marina. Link video: