Noti sin dai tempi antichi, alcuni fenomeni naturali attribuiti ad attività vulcanica, ma fisicamente molto più limitati, sono stati segnalati anche in Italia. Uno di questi “vulcanelli” è situato sul monte Busca (740 m s.l.m.):

Situato sulla montagna dell’Appennino tosco-romagnolo, ubicata in Romagna, nel comune di Tredozio tra l’alta val Montone e l’alta val Tramazzo, vi è infatti una fontana ardente di metano attiva da prima del XVI secolo chiamata erroneamente “vulcano”. E’ bene ricordare che una fontana ardente è una fuoruscita di idrocarburi gassosi sprigionati dal terreno, che spesso si incendiano spontaneamente, non può essere paragonato a quello vulcanico. Questo fenomeno, seppur curioso ed affascinante, è tipico dell’Emilia Romagna e di alcune località del Medio Oriente. Nel caso del monte Busca, si tratta di una fontana ardente di metano. Ci sono altri “vulcanelli“? In giro per il mondo? La risposta è si:

Cuexcomate è comunemente noto come il vulcano più piccolo del mondo. Tuttavia tecnicamente non è un vulcano, ma un geyser. La piccola montagna sarebbe nata da un’eruzione del vulcano più famoso del Messico, il Popocatépetl o “Popo”. Ad ogni modo, è una delle attrazioni più carine e formidabili della città coloniale di Puebla:

Quando gli indigeni scoprirono questo minuscolo vulcano, si resero conto che la temperatura era fresca all’interno, perfetta per conservare pasti e cereali per mantenerli freschi. Questo è il motivo per cui è noto come Cuexcomate, che significa una piccola ciotola in cui salvare le cose. Tornando in Italia, a Gravina in Puglia, da tempo è nota la presenza di un “vulcanello” che emette elementi argillosi misti ad acqua, fango e gas, come riportato anche dal blog PugliaReporter.com.