Nel 2025 è stata annunciata la scoperta di un nuovo tipo di coronavirus in Cina. Questo ha generato preoccupazione e domande, ma è importante mantenere la calma e seguire le indicazioni delle autorità sanitarie. I coronavirus sono una famiglia di virus che possono causare malattie respiratorie negli animali e negli esseri umani. Tuttavia, in altre circostanze, l’infezione può rivelarsi innocua o causare solo un raffreddore. Stando a quanto si apprende, il nuovo coronavirus identificato in Cina è ancora oggetto di studio, ma le prime informazioni suggeriscono che potrebbe essere trasmissibile da persona a persona:
«I merbecovirus comprendono quattro specie virali con una notevole diversità genetica: coronavirus correlato a MERS, coronavirus del pipistrello Tylonycteris HKU4 , coronavirus del pipistrello Pipistrellus HKU5 e coronavirus 1 di Hedgehog. Tuttavia, il potenziale rischio di spillover umano dei merbecovirus animali deve ancora essere studiato. Qui, abbiamo segnalato la scoperta del lignaggio 2 di HKU5-CoV (HKU5-CoV-2) in pipistrelli che utilizzano in modo efficiente l’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2) umano come recettore funzionale e presentano un ampio tropismo dell’ospite» – spiegano gli autori di uno studio, pubblicato nel 2025. Il tutto avviene a distanza di pochi anni dalla pandemia attribuita al nuovo coronavirus Sars-CoV-2 e mentre l’agenzia Cia degli Stati Uniti d’America non esclude l’ipotesi della fuga da un laboratorio. Riguardo la nuova scoperta, gli autori della ricerca hanno poi aggiunto:
Un lignaggio distinto di HKU5-CoV nei pipistrelli:
«L’analisi crio-EM del dominio di legame del recettore (RBD) di HKU5-CoV-2 e del complesso ACE2 umano ha rivelato una modalità di legame completamente distinta rispetto ad altri merbecovirus che utilizzano ACE2 con impronta RBD ampiamente condivisa con i sarbecovirus che utilizzano ACE2 e NL63. Analisi strutturali e funzionali indicano che HKU5-CoV-2 ha un migliore adattamento all’ACE2 umano rispetto al lignaggio 1 HKU5-CoV. Linee cellulari autentiche che esprimono ACE2 umano infettate da HKU5-CoV-2 e organoidi respiratori ed enterici umani. Questo studio rivela un lignaggio distinto di HKU5-CoV nei pipistrelli che utilizzano in modo efficiente l’ACE2 umano e sottolinea il loro potenziale rischio zoonotico» – si legge nella pubblicazione scientifica, consultabile online al seguente link. In conclusione, la scoperta di un nuovo coronavirus non deve necessariamente allarmare la popolazione e/o le istituzioni ma va interpretata, piuttosto, come la prova dell’esistenza di ceppi virali in continua evoluzione. Contenere il contatto tra esseri umani ed animali selvatici potrebbe aiutare l’umanità ad evitare gli errori del passato.
Fonti:
- https://www.cell.com/cell/abstract/S0092-8674(25)00144-8
- https://www.cronaca.news/nel-2025-scoperto-in-cina-un-nuovo-coronavirus-che-puo-infettare-luomo/
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