15 marzo 2025: ingente quantitativo di Pm10 travolge il Sud Italia, è stata la “polvere del Sahara”?

Nella giornata del 15 marzo del 2025, gli abitanti delle regioni del Sud della penisola italiana hanno potuto assistere ad una “cappa” persistente nel cielo che ha oscurato parzialmente la luce solare per svariate ore, causando una riduzione dell’illuminazione anche in mattinata. Analizzando i grafici forniti dal sistema satellitare europeoCopernicus” è stato possibile constatare l’effettivo transito di polveri di tipo “Pm10” che in quella giornata, in gran quantità, hanno interessato proprio il meridione d’Italia partendo dal Nord Africa. Nettamente inferiore, invece, la presenza di Pm2,5 nello stesso periodo di tempo. Cosa può aver causato questo fenomeno? Le PM10 e le PM2.5, lo ricordiamo, sono categorie di particelle in sospensione nell’aria, classificate in base al loro diametro.

  • PM10: Queste particelle hanno un diametro inferiore a 10 micrometri. Possono includere polveri, pollini, fuliggine e altre sostanze. Le PM10 possono penetrare nel tratto respiratorio superiore e causare problemi di salute, specialmente in persone con malattie respiratorie preesistenti.
  • PM2.5: Queste particelle hanno un diametro inferiore a 2.5 micrometri. Sono ancora più piccole e possono penetrare più in profondità nei polmoni e persino entrare nel flusso sanguigno. Le PM2.5 sono spesso associate a fonti di inquinamento come il traffico veicolare, le emissioni industriali e la combustione di biomassa. L’esposizione a lungo termine a queste particelle è stata collegata a gravi problemi di salute, tra cui malattie cardiovascolari e respiratorie.

Entrambi i tipi di particelle sono monitorati per valutare la qualità dell’aria e proteggere la salute pubblica. In considerazione della premessa fatta qui sopra, è del tutto plausibile che il fenomeno possa essere causato dal transito della cosiddetta “polvere del Sahara” (in realtà causato perlopiù dal volo di microorganismi fossili provenienti da altre zone del Nord Africa, come riportato in un precedente approfondimento pubblicato su GloboChannel.com).

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Ciò che arriva “dal Sahara” non è semplice sabbia ma polvere di microalghe fossili: ecco da dove arriva veramente, perché e a cosa serve all’ecosistema globale

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Fonte: https://atmosphere.copernicus.eu/charts/packages/cams_air_quality/products/europe-air-quality-forecast-regulated?base_time=202503150000&layer_name=composition_europe_pm10_forecast_surface&level=key_0&originating_centre=85_2&projection=opencharts_europe&valid_time=202503151200

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