Re Giorgio con il principe George nel 1911
Molti sono i misteri della famiglia reale inglese, uno tra i tanti, di cui si sa molto poco è la storia del figlio più piccolo di re Giorgio V e della regina consorte Mary. Morì a soli 13 anni in solitudine. La sua storia molto triste è stata tenuta nascosta e resa nota solo dopo la sua morte. Il bambino è stato costretto a vivere a Sandringham lontano dai genitori e dalla vita di palazzo, fu persino cancellato dai ritratti ufficiali di famiglia.
Il piccolo principe John, detto Johnny era l’ultimo di sei figli di re Giorgio V e anche zio dell’attuale regina Elisabetta II. Il bambino soffriva di epilessia, ma all’epoca questo tipo di problema era visto come qualcosa di negativo che avrebbe potuto influenzare negativamente la visione del popolo della famiglia reale, che al contrario avrebbe dovuto garantire una discendenza solida.
Londra, 1910. Una delle ultime foto al completo dei sei figli di re Giorgio V: il principe Albert, padre di Elisabetta II, il principe John, il principe Henry, la principessa Mary, il principe Edward erede al trono, e il principe George.
Le crisi di John, molto fragile sin da piccolissimo, erano considerate una debolezza della famiglia e il tutto fu tenuto nascosto. Le foto che lo ritraggono sono legate al periodo in cui era molto piccolo, in particolare quando era in fasce in braccio alla mamma, regina consorte, quando ancora non aveva manifestato i sintomi della sua malattia. E’ nato il 12 luglio 1905, verso i 4 anni ha iniziato a manifestare le prime crisi, dolori inspiegabili e crescita lenta, la diagnosi dei medici è stata: epilessia.
Con il passare del tempo arriva anche una forma di autismo, all’epoca sconosciuto e inizia ad avere anche disturbi di apprendimento e comportamentali. “Tutti i miei figli sono bravi e obbedienti, tranne John“, dice al presidente americano Theodore Roosevelt, il padre re Giorgio. Il re non riesce a punire il figlio per questi comportamenti fuori dal comune, anche se il rischio che possa avere reazioni non controllabili con qualche illustre ospite è davvero alto.
Il principe John tra la sorella Mary, a sinistra, e la madre la regina consorte
Nei primi anni della sua vita John è amatissimo dalla sua famiglia e i suoi fratelli lo adorano. La tata Charlotte Bill, detta Lala è colei che lo segue costantemente. le crisi epilettiche diventano sempre più forti e frequenti e nel 1911, quando suo padre diventa re, i medici proibiscono al piccolo di partecipare alla cerimonia. “Le sue crisi potrebbero spaventare gli altri bambini, non osiamo lasciarlo da solo con i fratelli e la sorella”, racconta la tata.
Da quel momento inizia il suo isolamento a Sandringham con la presenza della sola tata, viene allontanato dalla vita pubblica a famigliare e scompare anche dai ritratti ufficiali di famiglia. Il tempo passava e i suoi fratelli divenuti più grandi iniziarono ad essere chiamati dalle scuole più prestigiose e i genitori impegnati con l’arrivo della guerra.
Il principe John nel 1908
La tata non lo abbandona mai e alcuni ragazzi del villaggio ogni tanto andavano a trovarlo per giocare con lui. Il 18 gennaio 1919, durante la notte, il ragazzo ha una crisi molto forte che lo porta alla morte. I genitori non hanno fatto in tempo a salutarlo, quando arrivano il piccolo era già morto.
L’annuncio ufficiale viene dato 2 giorni dopo dal Daily Mirror che per la prima volta racconta della sua malattia. “È stato un grandissimo shock per noi e la povera Lala aveva il cuore in mille pezzi. Ma è stato anche un sollievo. Ora il piccolo John sembra essere finalmente in pace”, racconta la regina Mary nel suo diario, il giorno della sepoltura a Sandringham, dove riposa tuttora.
La cerimonia funebre fu svolta in forma privata, ogni anno sua nipote la regina Elisabetta II con la sua famiglia lo ricorda, trascorrendo le feste di fine anno a Sandringham.
La regina Mary nel 1905 con il principe John neonato, la figlia Mary e i principi Henry e George
Fonte:vanityfair.it