Ve lo ricordate il Furby ? Un simpatico pupazzo parlante che è stato lanciato alla fine degli anni ’90, ricordava un Gremlins, personaggi del famoso film omonimo. Il pupazzo robot era un mex tra un gufo e un criceto ed era molto amati tra bambini, ma anche tra adolescenti. Nel giro di 3 anni sono stati venduti circa 40 milioni di pezzi.
C’era però un dubbio che attanagliava gli adulti: avere un gioco perennemente acceso in casa cosa comportava a lungo termine? Questo ha fatto scatenare la fantasia di molti, facendo nascere l’idea di numerose cospirazioni legate a questo giocattolo. Addirittura si diceva che insegnasse alcune parolacce ai bambini piccoli. Inoltre durante i voli in aereo il giocattolo interferiva con le strumentazioni di volo. Quindi chi si nascondeva dietro questi piccoli pupazzetti?
Nel 1999 la National Security Agency (NSA) bandì i piccoli robot dagli uffici, perchè erano in grado di registrare le conversazioni e di conseguenza anche dati sensibili. La situazione diventò subito difficile per Roger Shiffman, produttore di Furby e proprietario di Tiger Electronics. Shiffman ha dichiarato: “Sebbene Furby sia un giocattolo intelligente, non registra né imita le voci. Non è una spia!”
Furby non aveva integrato un sistema di registrazione, ma semplicemente un microfono che percepiva e ripeteva un suono alla volta, solo se era estremamente vicino. Quindi nessun rischio di diffondere dati sensibili.
Fonte: commentimemorabili.it