Incidente alla centrale nucleare di Leningrado in Russia. Panico tra la popolazione

Sosnovy-BorPaura in Russia. Sfiorato un disastro nucleare. Ieri è stato spento uno dei 4 reattori della centrale nucleare ‘Leningrad’, nella cittadina di Sosnovy Bor, a circa 70 km da San Pietroburgo. La decisione è stata generata da un guasto al collettore della pompa di alimentazione che ha provocato una perdita di materiale radioattivo scoperta però solo ieri.

Per ora i livelli di radioattività nell’area, assicurano le autorità locali, rientrano nella norma. I residenti di Sosnovy Bor hanno cominciato a prelevare frettolosamente denaro con le carte di credito, mentre alcuni stanno lasciando la città e si è registrato un forte aumento della domanda di iodio, tanto che in molte farmacie e le sue riserve sono state esaurite.

- Prosegue dopo la pubblicità -

I reattori della centrale ‘Leningrad’ sarebbero del tipo RMBK lo stesso di quelli della centrale nucleare ucraina di Cernobyl. Il reattore del tipo RMBK è un reattore ad acqua leggera moderato con grafite; si tratta del tipico reattore  utilizzato nelle centrali nucleari dell’ex Unione Sovietica. La sua caratteristica principale è quella di possedere un coefficiente positivo vuoto, ossia che a livelli elevati di potenza non si verificano variazioni di energia e quindi non si produce un surriscaldamento del combustibile, ma a potenze basse il reattore diventa instabile e soggetto a impulsi improvvisi di energia. Il controllo della potenza pertanto è elemento indispensabile per la sicurezza del reattore e questo fu uno dei fattori importanti nella vicenda dell’incidente del 26 aprile 1986. Quel giorno infatti uno dei reattori della centrale di Cernobyl scoppiò.

- Prosegue dopo la pubblicità - ---- Comunicazione di servizio di GloboChannel.com ---- l'articolo prosegue più sotto ----- ---- Fine comunicazione di servizio di GloboChannel.com ---- l'articolo prosegue qui sotto -----

Un incidente avvenuto nel corso di un azzardato test di sicurezza, che provocò appunto un brusco e incontrollato aumento della potenza, e quindi della temperatura del nocciolo del reattore numero 4 della centrale che diede il via alla scissione dell’acqua di refrigerazione e l’accumulo di idrogeno a così elevate pressioni da provocare la rottura delle strutture di contenimento, il contatto dell’idrogeno e della grafite incandescente con l’aria  a sua volta innescò l’esplosione e lo scoperchiamento del reattore causando di fatto una catastrofe nucleare senza precedenti. Una nube di materiali radioattivi fuoriuscì dal reattore e ricadde su vaste aree intorno alla centrale che furono pesantemente contaminate, rendendo necessaria l’evacuazione e il reinsediamento in altre zone di circa 400mila persone. Complessivamente si calcola che furono immessi nell’atmosfera 100 milioni di radionuclidi, xeno, iodio, cesio 134 e 137 ecc.. La centrale nucleare di Leningrado si trova a 80 km da San Pietroburgo, sul Golfo di Finlandia.

E ‘considerata uno dei più grandi produttori di energia elettrica a nord-ovest della Russia. Per quanto riguarda la Centrale nucleare di San Pietroburgo, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” questo non è il primo fermo dovuto ad un guasto; già il 28 agosto 2009 per alcuni giorni era stato spento il terzo blocco a causa di una perdita nella pompa. Il 15 maggio 2008, sempre il terzo blocco, fu fermato per via di un allarme. Il 12 febbraio 2008 il generatore a turbina si era spento per via di un cortocircuito nell’impianto di controllo, causato da umidità troppo elevata, e il malfunzionamento è stato risolto in alcune ore. Il 9 giugno 2010 a causa dello spegnimento di una delle pompe di circolazione principale, fu scollegato dalla rete il blocco numero 4 della centrale nucleare.

- Prosegue dopo la pubblicità -

 

- Prosegue dopo la pubblicità -
Se ti è piaciuto questo articolo e non vuoi perderti i nostri aggiornamenti pui seguirci anche su Telegram al seguente indirizzo >https://t.me/globochannel<. E' inoltre possibile seguirci su Facebook cliccando "MI PIACE" e poi "segui" su questa Pagina >www.facebook.com/GloboChanneldotcom<. GloboChannel.com è anche su twitter.com/globochannel1, su instagram.com/globo_channe_ita/ e su linkedin.com/company/globochannel.