Se i ghiacci del nord della Russia si sciogliessero, i livelli di metano presente in mare aumenteranno con gravi ripercussioni sull’intero pianeta. Si calcolano che i danni ammonterebbero a 60 miliardi dollari per l’economia mondiale. Si parla di 50 milioni di tonnellate di metano in più, 10 volte tanto della presenza attuale di metano nell’atmosfera.
Autori dello studio sono gli insegnanti Gail Whiteman, Chris Hope e Peter Wadhams, che hanno pubblicato questi allarmanti dati sulla rivista “Nature”.
Il drammatico processo sarebbe già in atto considerando che il metano presente nelle acque sarebbe aumentato del doppio già dalla prima rivoluzione industriale.
“Lo scenario proposto è talmente improbabile che è inutile parlare di questo problema”, afferma invece Gavin Schmidt, ricercatore presso l’Istituto Goddard per gli Studi Spaziali di New York. Il tutto avviene però mentre altri esperti hanno invece confermando valori decisamente alti che si stanno incrementando in questi ultimi anni nel mare a nord della Russia. Le prove scientifiche ci sarebbero, come dimostra questa foto qui sotto, che mostra delle bolle di gas metano che riemergono sulla superficie di un lago ghiacciato in Alaska:
L’articolo originale pubblicato su Nature è disponibile al seguente indirizzo:
http://www.nature.com/nature/journal/v499/n7459/pdf/499401a.pdf